“Ruby chocolate” o cioccolato rosa: scoperto il quarto tipo di cioccolato.

Ottant’anni dopo l’invenzione del cioccolato bianco è stato scoperto in Svizzera un nuovo tipo di cioccolato, il cioccolato rosa.

First new chocolate in 80 years called ruby chocolate [Image: GeoBeats News/YouTube screenshot]

[Immagine tratta da: GeoBeats News/YouTube screenshot/http://us.blastingnews.com/food/2017/09/have-you-ever-heard-of-pink-chocolate-001988521.html]

E’ ancora presto scoprire quale sia la composizione di questo tipo di cioccolato, se contiene latte o meno, per questo bisognerà aspettare ancora qualche mese; quello che per ora si sa è che il colore rosa non è dato da coloranti o altri additivi alimentari, ma si tratta di un colore naturale dovuto al tipo di fave da cui deriva “ruby cocoa bean”.

Ruby cocoa pod

[Immagine tratta da: Clay Gordon/http://www.candyindustry.com/blogs/14-candy-industry-blog/post/87873-ruby-tuesdays-impact-on-chocolate]

Questo tipo di cioccolato, diversamente dagli altri, sembra avere un sapore e un aroma fruttato, tipo di frutti di bosco, questo lo renderebbe assolutamente innovativo, soprattutto in questi tempi in cui l’estetica del cibo diventa sempre più importante.

[Immagine tratta da: Twitter @BCgroupnews/http://tg24.sky.it/mondo/2017/09/05/scoperto-cioccolato-rosa.html]
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Il gomasio: scopriamo insieme questo alimento

Il gomasio è un condimento molto usato in Asia, ma che sta prendendo il via sempre di più anche da noi. Questo alimento ha due componenti “goma” ovvero il sesamo, e “shio”, ovvero il sale.

Dall’unione di sale e semi di sesamo si produce quindi questo condimento che si può utilizzare per condire le insalate, ma anche per insaporire pasta, riso o verdure di vario tipo.

Tra le proprietà nutrizionali troviamo:

  • ci permette di ridurre l’apporto di sale
  • la presenza di sesamo lo rende ricco di minerali, in particolare il Calcio, e di vitamine (D, E e vitamine del gruppo B)
  • il sesamo all’interno contiene acidi grassi essenziali tra cui gli omega 3 e omega 6

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Queste proprietà rendono il gomasio un alimento indicato per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana in quanto apporta proteine e grassi essenziali.

Per prepararlo in casa:

  • occorrono: sale, semi di sesamo e un mortaio
  • far tostare a fuoco lento e velocemente (senza farli abbrustolire)
  • aggiungere il sale, il rapporto è circa 1 cucchiaio di sale ogni 7 cucchiai di sesamo
  • pestare tutto con il mortaio fino a ottenere una polvere

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Occorre tenere in considerazione che il sesamo è un alimento calorico, non abusare quindi del gomasio come condimento.

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La manioca: scopriamo questo alimento

Recentemente mi è capitato di assaggiare un piatto tipico della cucina africana a base di manioca, ma cos’è questo alimento? Quali sono le sue proprietà?

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La manioca (Manihot esculenta) o cassava o yuca è una radice simile a una carota ma con la polpa bianca e la scorza marrone.

La manioca è costituita principalmente da acqua (60%) e carboidrati, oltre che da minerali (tra cui il Fosforo, il Magnesio, il Calcio, il Potassio, il Manganese e il Selenio) e da vitamine del gruppo B, C, E, K, più alcuni importanti aminoacidi.

Questa pianta cresce bene nei paesi tropicali tra cui il Brasile, la Nigeria, la Thailandia e l’Indonesia.

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Dalla manioca si ottiene una farina chiamata tapioca, utilizzata in numerose ricette, e importante anche nell’alimentazione dei celiaci, in quanto è naturalmente priva di glutine.

Tra le principali proprietà della manioca:

  1. effetto analgesico contro il dolore
  2. proprietà astringenti anti-diarroiche
  3. proprietà antiossidanti e di contrasto contro l’azione dei radicali liberi grazie alla presenza della vitamina C
  4. aiuta a contrastare la ritenzione idrica
  5. mantiene le ossa forti

In cucina è importante ricordare che questo alimento non deve essere consumato crudo perchè può contenere una tossina, occorre quindi tagliare bene la buccia e cuocerlo.

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Per cucinare la manioca si può trattare come le patate, si può quindi fare al forno e utilizzare come contorno, oppure bollirla e servirla con un filo d’olio extravergine d’oliva ricordandosi di togliere la parte fibrosa all’interno.

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Verdure fresche o in busta?

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Le verdure vengono classificate come:

  • prima gamma: verdure fresche normali
  • seconda gamma: conserve o sottaceti
  • terza gamma: verdura surgelata
  • quarta gamma: verdure crude già lavate e pronte a essere consumate
  • quinta gamma:  verdure cotte già pronte

Le verdure di quarta gamma, ovvero quelle crude in busta, prima di arrivare al supermercato vengono lavate due volte e mantenute a una temperatura costante di 8°C, per mantenere la catena del freddo. E’ però importante sottolineare che queste non sono completamente sterili, in quanto il lavaggio non elimina completamente i microrganismi presenti, anche se questi sono mantenuti in una quantità non pericolosa per l’uomo.

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Se la temperatura di conservazione non viene mantenuta costante, ad esempio nel banco frigo del supermercato o lungo il trasporto, può verificarsi un aumento della proliferazione batterica con successiva fermentazione, causando così un aumento dell’aria all’interno della busta.

Occorre cercare di:

  1.  evitare sacchetti gonfi o con la condensa all’interno
  2. scegliere sacchetti con una data di scadenza lontana
  3. evitare le buste con foglie annerite (in questo caso la proliferazione è già aumentata)
  4. conservare le insalate in frigorifero cercando di riporle il prima possibile dopo l’acquisto
  5. lavare bene l’insalata prima del consumo
  6. consumarla nel giro di pochi giorni

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Ricordiamo, infine, che la verdura tende, una volta raccolta, a perdere le sue proprietà, e questa perdita iene facilitata anche dal taglio.

La verdura fresca, inoltre, ha un prezzo inferiore rispetto a quella in busta, in quanto viene soltanto raccolta e non lavorata industrialmente in termini di doppio lavaggio, catena del freddo e confezionamento.

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Gli alimenti che aiutano l’abbronzatura

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Con l’arrivo del bel tempo scoppia la voglia di sole e di abbronzatura. Le creme solari sono fondamentali per proteggere la nostra pelle dai danni che può provocare l’esposizione al sole, ma non dimentichiamo che anche un’alimentazione adeguata ci può aiutare su due fronti: avere una buona abbronzatura e difenderci dai raggi UV.

La prima regola quando si va in spiaggia o ci si espone al sole è quella di bere tanta acqua in modo da mantenere una buona idratazione della cute e per ridurre le perdite di acqua che possono essere causate dalla sudorazione.

Per una migliore protezione occorre consumare alimenti ricchi di beta carotene, il quale ha un enorme potere antiossidante che aiuta a proteggere dall’azione dei radicali liberi causati dalla radiazione solare.

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Il beta carotene stimola la produzione di melanina, il pigmento che da colore alla nostra pelle e protegge il nostro DNA dall’azione dei raggi ultravioletti del sole.

Il beta carotene è il precursore della vitamina A ed è contenuto prevalentemente nei cibi di colore giallo-arancio, in generale i cibi a maggior contenuto sono:

  • caroteRisultati immagini per carote
  • peperoni gialli-arancioni-rossiRisultati immagini per peperoni gialli
  • patate dolci americane Risultati immagini per patate dolci americane
  • zuccaRisultati immagini per zucca
  • spinaci e lattugaRisultati immagini per spinaci
  • prezzemolo, basilico e timoRisultati immagini per prezzemolo
  • broccoliRisultati immagini per broccoli
  • albicocche, pesche e meloneRisultati immagini per albicocche
  • piselli Risultati immagini per piselli

 

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Nuova collaborazione a Casalgrande

18209440_1685751554774452_433851574_o (1)Dopo il successo dell’evento “La nutrizionista in farmacia” di sabato 22 aprile, che verrà replicato sabato 6 maggio dalle 9.30 alle 12.30, inizierò a prestare i miei servizi nell’ambulatorio adiacente alla Farmacia Nuova Casalgrande Alto, in via Statale 16/F a Casalgrande.

https://www.facebook.com/farmaciaNCA/

Tra i servizi che svolgo vi è l’elaborazione di piani alimentari personalizzati per soggetti sani o con presenza di patologie (se accompagnate da un referto medico), in particolare seguo:

  • Sovrappeso e obesità
  • Diabete
  • Fattori di rischio cardiovascolare
  • Allergie e intolleranze alimentari
  • Dieta vegetariana e vegana
  • Infanzia e adolescenza
  • Gravidanza e allattamento
  • Menopausa e terza età

Prenota la tua visita chiamando il 3480080334.

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DIETA VEGETARIANA E VEGANA

Oggi, secondo uno studio tratto da “il fatto alimentare”, la percentuale di vegetariani o vegani in Italia è in aumento ed è salita all’8% (circa un 7% di vegetariani e un 1% di vegani).

I motivi di questa scelta sono molteplici, una persona può prendere questa decisione per questioni etiche, ambientali o di salute, sono infatti sempre più noti gli impatti che la carne può avere non solo sulla nostra salute, ma anche sull’ambiente in cui viviamo a causa degli allevamenti intensivi.

Possiamo distinguere i vegetariani in:

  • latto-ovo-vegetariani: escludono dalla loro alimentazione la carne e il pesce
  • latto-vegetariani: escludono carne, pesce e uova
  • ovo-vegetariani: escludono carne, pesce e latticini
  • vegani: escludono ogni tipo di alimenti di origine animale

Sono sempre di più le persone che per avere diete vegetariane o diete vegane ben bilanciate ed equilibrate, si rivolgono a un nutrizionista per vegetariani o vegani.

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La consulenza da parte di una nutrizionista, dietologa o dietista per vegetariani o vegani aiuta le persone che fanno questa scelta a non andare incontro a carenze di proteine o di micronutrienti come vitamine e minerali.

Tra i servizi che offro effettuo consulenze e piani alimentari per vegetariani e vegani, presso il mio studio a Sassuolo (Modena) in viale della Pace 16/F, a Modena presso il poliambulatorio Medica Plus, a Reggio Emilia, presso il Centro Cuore e Salute, oppure a Casalgrande (Reggio Emilia), accanto alla Farmacia Nuova Casalgrande Alto, in via Statale 16/F.

Ecco la mia intervista svolta presso il Centro Cuore e Salute di Reggio Emilia:

http://www.centrocuoresalute.it/blog/news/ILARIA-STRADI–lalimentazione-vegetariana-e-vegana

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Menù di Pasqua: un’occasione per sperimentare la cucina cruelty-free

A differenza del Natale, che va passato coi propri parenti, la Pasqua e l’arrivo della primavera ci danno l’occasione di allontanarci dalle nostre tavole e approfittarne per fare gite e pic-nic. Per molte persone, però, la Pasqua resta un’occasione di ritrovo coi propri famigliari, un momento di importante convivialità da passare con i propri cari intorno ad una tavola imbandita.

Ecco allora un’idea di menù per il pranzo di Pasqua per renderlo un po’ più leggero, ecologico e cruelty free, e anche un’occasione per mettersi alla prova e rivisitare alcune ricette comini della nostra tradizione.cruelty

Antipasto 1: insalata di rucola, pere, parmigiano e noci

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Antipasto 2: avocado ripieno

Per prepararlo occorre tagliare a metà l’avocado, togliere il nocciolo, e farcirlo con verdure, frutta secca o formaggi e spezie a piacere. Un esempio di riempimento potrebbero essere le mandorle, i pomodorini e la menta.

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Primo piatto: lasagne vegetariane

Questo piatto è una variante più leggera delle classiche lasagne con il ragù. Per prepararlo occorrono uova e farina per la pasta, latte burro e farina per la belsciamella e infine diverse tipologie di verdure a piacere per farcire il ripieno. per esempio cipolla, carote, zucchine, pomodori e peperoni e funghi. Per rendere la belsciamella più leggera si può scegliere di farla nella versione vegana, ovvero sostituire al burro l’olio extravergine d’oliva e al latte il latte vegetale, in particolare quello di soia, non dolcificato.

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Secondo piatto: polpette di melanzane e zucchine

Cuocere, strizzare e sbucciare le melanzane fino a renderle modellabili e il più possibile prive di acqua, fare poi delle palline con il pan grattato, olio extravergine d’oliva e spezie a piacere e cuocere in forno.

Le zucchine si possono tagliare a pezzetti molto piccoli, amalgamare con uovo, formaggio a piacere e spezie a piacere, cospargere di pangrattato e far cuocere in una pentola con un filo d’olio per qualche minuto.

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Si può poi concludere questo pranzo con un dolce al cioccolato che utilizza i pezzi dell’uovo di Pasqua, per esempio una torta di cioccolato fondente a cui unire mandorle e nocciole.

La Nutrizionista in Farmacia

Sabato 22 aprile, dalle 9 alle 12, sarò presente all’interno della Farmacia Nuova di Casalgrande Alto per offrire consulenze nutrizionali gratuite.

Durante la consulenza si farà una prima valutazione della composizione corporea e si darà qualche consiglio sulle buone abitudini alimentari.

La consulenza gratuita avrà una durata di 20 minuti, occorre prenotarsi al numero 0522-996140 o direttamente presso la farmacia, in via Statale 16, di fianco al LIDL.

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La cucina e la felicità

Ieri, 20 marzo 2017, si è celebrata la “giornata della felicità”. Non è andata molto bene all’Italia, che risulta essere solo al quarantottesimo posto.

I parametri per misurare la felicità sono tanti, uno dei quali riguarda proprio l’alimentazione, sembra infatti che sperimentare ricette nuove possa aumentare il livello di felicità della persona.

Nella nostra civiltà il cibo ha un ruolo molto importante anche dal punto di vista sociale e delle aggregazioni, ogni volta che ci si incontra e ci si riunisce tra amici si è sempre seduti a tavolino, dal semplice e veloce caffè, a una pizza in compagnia, a una tavola piena di piatti elaborati. Cucinare per qualcuno, inoltre, denota un importante valore affettivo.

Per poter conciliare la felicità data dalla convivialità, e dal mettersi a cucinare qualcosa di nuovo, con un una cucina semplice, originale e salutare, ecco qualche idea di ricette semplici e veloci da sperimentare per organizzare nuove cene o aperitivi in compagnia provando cibi nuovi e sani.

  1. Chips di cavolo nero: per questa semplice ricetta servono solamente delle foglie di cavolo nero a piacere, olio extravergine d’oliva, eventualmente alcune spezie e i semi di sesamo. Per prepararla: tagliare le foglie di cavolo nero in pezzi di circa 4-5 cm. Disporle su una teglia coperta di carta forno e spennellarle con l’olio. Cospargerle con un po’ di sale e semi di sesamo (o le spezie). Inserire la teglia in forno ventilato a 200°C e dopo circa 15 minuti le chips sono pronte! Risultati immagini per cavolo nero
  2. Sfoglia di zucchine e patate: occorrono 2 zucchine e 2 patate, sale ed erbe a piacere. Per prepararla occorre tagliate a fette sottili, per lungo, le patate e le zucchine. Tagliate le fette di zucchine in 2 o 3 parti. Le fette di patate e di zucchine che ottenete dovrebbero avere più o meno la stessa grandezza, scegliete quindi delle patate non troppo grandi e, analogamente, delle zucchine non troppo piccole.
    Formate dei piccoli tortini alternando una fetta di zucchina e una di patate. Sistemate i tortini in un cestello per la cottura al vapore – è necessario utilizzare un cestello piatto, in metallo o bambù, per evitare che i tortini si disfino. Cuocete al vapore finché le patate non saranno cotte: i tortini non vanno cotti troppo, altrimenti non stanno insieme, 10-15 minuti dovrebbero essere sufficienti.
    Cospargete la superficie del tortino con un pizzico di fior di sale ed erbe a piacere. Risultati immagini per zucchine
  3. Stuzzichini all’avocado: occorre un avocado, alcuni pistacchi sgusciati, la salsa tahin (fatta con il sesamo), olio, pepe e limone. Per prepararli: pelare l’avocado e tagliarlo a rondelle di circa 1/2 centimetro; mettere in fornetto ventilato per 10 minuti.
    Nel frattempo, schiacciare finemente i pistacchi in modo da formare una granella.In una tazza, amalgamare la granella di pistacchi con il pepe e il tahini, aggiungendo se necessario un goccio d’olio per ammorbidire, e aggiustando di sale.
    Togliere le fette di avocado dal forno (si saranno dorate e ammorbidite), tagliarle a dadetti, e mettere mezzo cucchiaino di salsa su ciascun dadetto. Finire con una lievissima spruzzatina di limone (bastano poche gocce).
    Servire ancora caldi con uno stecchino per prenderli. Risultati immagini per avocado
  4. Tartine speziate: 1 rotolo di pasta sfoglia, latte di soia, misto di origano, pomodori secchi, semi di cumino e lievito alimentare. Per la preparazione: stendere la pasta sfoglia, spennellarla con il latte di soia e cospargerla con il mix di spezie e lievito.
    Tagliare la sfoglia a rombi o quadratini e farla cuocere in forno a 180° per 15 minuti.Risultati immagini per spezie

Ricette da VeganHome.it – http://www.veganhome.it/ricette/